interno

Il Palazzo

Salotto veneziano

La stanza, dominata dal grande lampadario in vetro di murano, è impreziosita delle tele indiane appese alle pareti, stampate con tralci fioriti animati da uccelli e da lanterne di gusto orientale, che rievocano il gusto per le cineserie tanto di moda nel XVIII secolo.

A destra dell’ingresso spicca il salotto in stile rococò, laccato di verde, dorato e decorato con minuti motivi floreali, di produzione veneziana, a cui appartiene anche la grande consolle sulla parete opposta, sormontata da un complesso coronamento a trofeo con un’aquila e armi.

La porta finestra sulla destra conduce all’ordine superiore della loggia che collega il Palazzo alla cappella, consentendo l’accesso diretto al luogo di culto.

Tra le due finestre, sotto il Ritratto di Maria Josepa contessa Fuchs si trova una consolle rococò dal pianale in marmo rosso su cui poggia un grande centrotavola in porcellana di Meissen, traforato e decorato con fiori dipinti e applicati.

Negli angoli accanto alle finestre i due specchi veneziani del Settecento, incisi con raffigurazioni allegoriche dei continenti, completano la coppia esposta sul mezzanino delle scale.

L’ombrello parasole dal lungo manico, inserito all’interno di un antico capitello di pietra, è frutto di una rielaborazione del conte Guglielmo che lo aveva trasformato in una lampada.

A destra della porta che conduce al Salone centrale si può ammirare un cassettone, con ribalta e alzata a due ante con specchi, di area veneta, decorato in lacca povera, a cui fa da contrappunto, sul lato opposto, una elaborata vetrina di gusto tardo barocco, che contiene alcune preziose porcellane del Settecento.

Al di sopra del divano il Ritratto di Maria Benigna de Montrichier si accompagna a quello del marito, Guidobaldo Cobenzl, posto sopra la porta che conduce alla sala successiva.