La stampa secondo Ridolfi deriverebbe dalla composizione raffigurante "Maria Vergine con Sant'Anna, ch'egli [Tiziano] dipinse à chiaro scuro sopra il Sepolcro di Luigi trevisano in S. Giovanni e Paolo". Come tuttavia notava Mariette, il disegno utilizzato per la stampa non poteva essere lo stesso destinato al dipinto, una lunetta dove non comparivano né la figura di san Giuseppe, né i due angeli, al posto dei quali si vedevano invece due frati domenicani. Originariamente collocata al di sopra della tomba, dell'opera tizianesca già gravemente danneggiata nel XVIII secolo, al punto che, come segnalava Zanetti, era stata collocata in una stanza del convento, non resta oggi alcuna traccia. L'incisione appartiene all'ultima fase della produzione xilografica di Tiziano, quando invece di invenzioni originali, appositamente concepite per la stampa, l'artista si limitava a passare agli intagliatori i disegni e gli studi preparatori dei suoi dipinti, che venivano poi rielaborati e adattati all'incisione.