Il tondo, dall’evidente impostazione neoclassica, nel richiamo alla medaglistica antica, appare molto simile a quelli in alabastro che Messerschmidt eseguì su commissione a Bratislava, ma è l’unico conosciuto realizzato a fusione con una lega metallica analoga a quella delle teste. Il personaggio femminile che vi è raffigurato non è stato identificato, ma è probabile che anch’esso, come le due “teste di carattere”, sia da mettere in relazione con la famiglia Palffy Daun. Pur non essendo citato nei documenti potrebbe essere stato ereditato dal conte Guglielmo nel 1947, dopo la morte della cugina Eleonora Palffy Daun.