Noto negli ambienti letterari e artistici goriziani per il suo mecenatismo e per essere stato nel 1780, insieme a Raimondo della Torre, il fondatore dell’Accademia Romano Sonziaca, il conte Guidobaldo Cobenzl è qui rappresentato poco più che ventenne con indosso l’armatura che sta a testimoniare la sua giovanile carriera militare. Capitano del 47° reggimento di fanteria, intitolato dal 1720 al conte Hermann Carl von Ogilvy, dopo aver combattuto in Ungheria sotto il comando del conte Wilhelm Reinhard Neipperg, Guidobaldo fu costretto dal padre Giovanni Gasparo, all’epoca ciambellano imperiale, a lasciare l’esercito per sposare l’11 gennaio 1739 la contessa Maria Benigna di Montrichier. Il ritratto, insieme al pendant con l’immagine della moglie esposto in un’altra sala, fu probabilmente realizzato proprio a ridosso delle nozze.