Il merletto in "Point de Sedan" realizzato ad ago in filo di lino finissimo presenta decori, costituiti da motivi piuttosto ampi ed elaborati, realizzati con un'infinità di punti fantasia che si ripetono, alternandosi, ogni 33 centimetri. L’eccezionalità di questo esemplare deriva, oltre che dall’infinita varietà di punti utilizzati, dalle sue straordinarie dimensioni, quasi i cinque metri di lunghezza, e dal fatto che si sia conservato integro, dal momento che spesso in passato si usava tagliare i grandi merletti in pezzi più piccoli per ricavarne un maggiore guadagno. La realizzazione di manufatti così estesi richiedeva una rigorosa distribuzione del lavoro. I singoli elementi venivano eseguiti da diverse merlettaie poi montati insieme. Databile nei primi decenni del Settecento la balza fu certamente realizzata in Francia nelle manifatture di Alençon o Argentan. Restano invece dubbi sul suo utilizzo. L’ipotesi più probabile e che fosse stata pensata come tessile d’arredo per il baldacchino di un letto o come contorno di una coperta da letto.
Dai documenti di famiglia risulta che il prezioso oggetto, soprannominato "Pizzo Coronini", apparteneva originariamente alla madre del conte Guglielmo, Olga Westphalen Fürstenberg e sua sorella Thérèse Adamovich, in quanto faceva parte della ricca eredità russa che ricevettero nel 1913 alla morte dello zio materno, conte Eduard Cassini. Tra il 1967 e il 1969 Guglielmo e sua sorella Nicoletta, evidentemente consapevoli del suo grande valore, in cambio di argenteria e pezzi di mobilia, acquistarono dai due cugini Ivan Adamovich e Wilhelmine Herberstein, eredi della defunta zia Thérèse, la loro quota del pizzo, divenendone quindi proprietari esclusivi.