Caratterizzato da una complessa ed elaborata iconografia, l’inginocchiatoio realizzato grazie a un abile e raffinato lavoro di intaglio, presenta elementi decorativi strettamente affini a coevi prodotti di area tolmezzina. Acquistato dalla contessa Carla Coronini nella seconda metà dell’Ottocento, sembra che provenisse originariamente dal convento delle benedettine di Aquileia. In uno dei due stemmi intagliati ai lati del riquadro centrale sono state riconosciute le armi della famiglia della Torre, mentre nell’altro quelle della famiglia Rò o Raude.