I 34 esemplari che fanno parte del ricco patrimonio lasciato dal conte Guglielmo Coronini Cronberge comprendono armi bianche, da fuoco e in asta. Accanto a pezzi che si configurano come veri e propri cimeli di famiglia, per il fatto di essere appartenuti agli stessi Coronini o a parenti che furono al servizio dell’impero asburgico, si trovano infatti numerosi esemplari di origine esotica: armi giapponesi e islamiche, ma anche uno scudo indiano e un curioso pugnale africano, decorato con conchiglie.
Tra le armi da fuoco spiccano la pistola secentesca del noto armaiolo bresciano Lazarino Cominazzo, un curioso fucile a vento e, soprattutto, il raro prototipo di fucile a tredici canne, progettato e brevettato nel 1882 da Arturo Coronini Cronberg.