Le ricchissime collezioni lasciate dal conte Guglielmo Coronini Cronberg comprendono alcuni veri e propri capolavori: dipinti, sculture, mobili, gioielli e altri preziosi oggetti d’arte decorativa che testimoniano l'evoluzione del gusto nei secoli passati e il raffinato collezionismo della famiglia Coronini.
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Il delizioso ritratto di Luigi Rubio, che ritrae Zoe Bibikova, appena diciannovenne, immersa nell'atmosfera incantata del lago di Ginevra, fa parte dei beni che nel 1913 Olga Westphalen Fürstenberg, la madre del conte Guglielmo, aveva ereditato dallo zio materno Eduard Cassini, che, a sua volta, ne era entrato in possesso nel 1906, alla morte della moglie Zoe Bibikova, la giovane donna raffigurata nel dipinto. Nonostante le sue origini italiane - era nato a Roma nel 1797 e qui aveva compiuto anche la sua prima formazione -, Luigi Rubio fu uno di quegli artisti dalla clientela internazionale, che svolse la propria attività in giro per l'Europa. Nel corso della sua carriera, infatti, lavorò a Parigi, a Varsavia, a Istanbul e a Ginevra, dove si stabilì per un lungo periodo dal 1853 al 1876. Particolarmente stretti furono anche i suoi legami con la Russia, dove, oltre a ottenere un'importante commissione per la chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo di Mosca, fu insignito di numerose onorificenze e accolto come professore all'Accademia di San Pietroburgo.
Zoe era l’ultima dei cinque figli di Dmitry Gavrilovich Bibikov e di Sofja Sergejevna Kushnikova. Il padre era un importante uomo politico, influente e temuto. Fu governatore di Kiev e poi, dal 1852 al 1855, Ministro degli interni dello zar Nicola I, mentre in seguito ricoprì stabilmente il ruolo di Consigliere di Stato. Intorno al 1859-1860, Zoe sposò il principe Evgeny Alexandrevich Lvov (1831-1878), proveniente da una prestigiosa famiglia di antica nobiltà che la lascì prematuramente vedova nel 1878. Due anni più tardi si rimaritò a San Pietroburgo con il conte Eduard Cassini, che allora ricopriva a corte il ruolo di Maestro di cerimonie.