Le ricchissime collezioni lasciate dal conte Guglielmo Coronini Cronberg comprendono alcuni veri e propri capolavori: dipinti, sculture, mobili, gioielli e altri preziosi oggetti d’arte decorativa che testimoniano l'evoluzione del gusto nei secoli passati e il raffinato collezionismo della famiglia Coronini.
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La lama, ricurva e molto appuntita, a un filo, è in acciaio di discreta qualità e, forse, originariamente era la punta di una lunga scimitarra. L'impugnatura, dalla vaga forma a testa di cane, è in tela molto grossolana di spago di fibra vegetale ed è ricoperta da piccoli gusci di cypraea, disposti a spina di pesce e assicurati da una legatura. Si tratta di un'arma pertinente ai Locuko (noti anche come Lotuxo, Loruho, Latuka e altre varianti), una popolazione del bacino del Nilo Bianco, nel Sudan meridionale, nota fra l'altro per l'abilità nell'arte del metallo. Le conchiglie di cui sono ricoperti il fodero e l'impugnatura sono identificabili nella cypraea moneta (proveniente dall'Oceano Indiano) o nella cypraea annulus (originaria delle coste orientali dell'Africa), le cosiddette monete càuri utilizzate da millenni fino alla prima metà del Novecento come mezzo di scambio economico in Africa. La loro funzione, generalmente legata all'aspetto monetale, ha assunto in molti casi un carattere decorativo e simbolico: traforate e levigate, e successivamente infilate in cordoncini o nastri, andavano a formare corde, catene, guarnizioni di maschere, vestiti e contenitori, simbolizzando spesso il concetto di prosperità.