The extremely extensive collections left by Count Guglielmo Coronini Cronberg include a number of true masterpieces: paintings, sculptures, furniture, jewellery and other precious decorative art objects that testify to the evolution of taste over the past centuries and the refined collecting activities of the Coronini family.
Discover the unique masterpieces that are the pride of our museum!
La grande spilla che i Coronini nei loro inventari erano soliti indicare con il termine "patache" si richiama agli elaborati gioielli a soggetto naturalistico, con fiori, foglie e lunghi pendenti, di famosi maestri francesi come Gabriel Lemonnier e JeanValentin Morel resi spettacolari da montature a pavé, nelle quali le pietre sono così vicine le une alle altre da rendere quasi invisibile la sottostante struttura in metallo. Sicuramente databile dopo il 1869, dal momento che l'iscrizione sull'astuccio originale identifica l’orafo di San Pietroburgo Adolf Leopold Saefftigen (1820-1888) come "Joaillier de la cour", è uno di quegli ornamenti destinati alla sera il cui splendore era segnalato dai viaggiatori stranieri come un tratto distintivo della corte russa, presso la quale fin dai primi anni dell'Ottocento la combinazione di perle e diamanti era considerata il massimo della sofisticatezza.
Discendente di una dinastia di orafi di lontana origine svizzera, che dopo essersi trasferiti nel XVIII secolo a Reval in Estonia si erano stabiliti all'inizio dell'Ottocento a San Pietroburgo, Adolf Leopold Saefftigen (1820-1888) fu il fondatore di una delle botteghe più rinomate della capitale. Nominato nel 1869 gioielliere di corte, era riuscito a conquistarsi il favore dell'imperatrice Maria Alexandrovna, moglie dello zar Alessandro II, per la quale aveva realizzato la corona per la cerimonia dell'ascesa al trono.