The extremely extensive collections left by Count Guglielmo Coronini Cronberg include a number of true masterpieces: paintings, sculptures, furniture, jewellery and other precious decorative art objects that testify to the evolution of taste over the past centuries and the refined collecting activities of the Coronini family.
Discover the unique masterpieces that are the pride of our museum!
L’orologio non reca alcuna firma, ma le straordinarie figure che alludono al mito di Orfeo ed Euridice, lasciano scorgere il lavoro di un artista di altissima qualità, le cui doti emergono nei suggestivi e teatrali svolazzi delle vesti e nella perizia con cui sono resi i particolari dell’armatura. Il movimento, con suoneria a ore, è del tipo detto “Parigi”, rimasto in uso con minime varianti dalla fine del XVIII secolo fino all’inizio del Novecento, grazie ad una produzione n serie di tipo industriale.
Da alcuni documenti rinvenuti nell’Archivio Coronini sappiamo che l’orologio, insieme ai due candelieri che forse completavano l’insieme, faceva parte dei beni che Sophie de Fagan ereditò nel 1826 dalla madre, morta a Parigi. L’orologio e i candelieri furono imbarcati a Calais e giunsero per mare fino a Trieste. La base in legno su cui poggia la pendola è originale e su di essa, come indica la scanalatura andava inserita una campana di vetro che andò rotta durante il viaggio. Sophie lasciò la pendola a sua figlia Mathilde, la quale a sua volta, la destinò alla moglie di suo nipote Alfredo, Carolina Ritter de Zàhony.