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I luoghi

Giardino delle rocce

Parte della scarpata naturale che scende verso quello che era un tempo il letto del torrente Corno. Verso la fine dell’ottocento fu trasformata nel Giardino delle rocce. Qui il conte Alfredo, infatti, fece sistemare decine di grandi pietre carsiche per creare un ambiente idoneo all’attecchimento di piante esotiche e ottenere, secondo i gusti dell’epoca, suggestivi scenari di tipo mediterraneo.

L’esposizione a sud-est permetteva alle rocce di incamerare il calore solare e conservarlo a tutto vantaggio delle agavi, delle jucche, delle bordure fiorite che originariamente abbellivano questa zona del parco e, in particolare, della quercia da sughero, che ancora si conserva. I recenti interventi hanno ripristinato l’originaria vegetazione di tipo mediterraneo.