L’esecuzione dell’impianto di irrigazione che doveva provvedere al fabbisogno idrico dell’intero parco fu affidato alla ditta viennese dell’ingegner G. Rumpel che portò a termine i lavori entro il 12 maggio 1913.
Come mostra il progetto di restauro commissionato dai Coronini nel 1960 alla ditta Bruno Arman, tramite una rete di tombini e idranti il sistema di irrigazione era in grado di raggiungere tutte le principali aree del parco.
L’impianto era azionato da una pompa con motore elettrico che, attraverso un tubo di ghisa mandava l’acqua al serbatoio celato sotto la collina del Tempietto.
Dal progetto dell’ingegner Rumpel risulta che la pompa, collocata nella zona bassa a ridosso del vecchio letto del Corno, era ospitata all’interno di una camera semisotterranea, al di sopra di un pozzo costruito in cemento armato, che ancora in parte si conserva, con “lucernaio di vetro retinato e boccaporta a ribalta di ferro, nonché scaletta di ferro”.
Il pozzo aveva una profondità di 21 metri ed erano necessarie dodici ore affinché l’acqua raggiungesse lo “stato normale”, ossia il livello di 8 metri. La pompa danneggiata e resa inservibile durante la Grande Guerra non venne più ripristinata.