Tra il 1902 e il 1903, a margine dell’ampia zona pianeggiante sul lato di ponente del Palazzo sistemata a prato fu costruita un’elegante balaustra in pietra “di Valone”, con 16 colonnine tornite e quattro pinnacoli piramidali che venne ad offrire un nuovo scenografico punto di vista sulla parte inferiore del parco, dove, negli anni precedenti era stato allestito il cosiddetto “giardino delle rocce”.
Danneggiata durante la Prima Guerra mondiale, privata dei pinnacoli e ridotta di un terzo, fu rinnovata solo dopo gli anni Cinquanta per iniziativa di Guglielmo Coronini che, come testimoniano alcuni disegni, aveva pensato a una soluzione monumentale con l’inserimento di alcune delle statue di Orazio Marinali.
Alla fine il conte optò invece per un semplice muretto in pietra con merlature, una scelta probabilmente dettata dalla nostalgia visto che appare evidente il richiamo all’analoga struttura che si trovava nel parco del castello di Cronberg.