Si ritiene che questo bulino, considerato una delle prove più significative dell'arte incisoria di Agostino Carracci (cfr. inv. 3694), sia esemplato sull'autoritratto di Tiziano oggi conservato a Berlino. In effetti tra il dipinto e l'incisione si possono cogliere puntuali rinvii, ma anche alcune varianti. Nel bulino la figura risulta in controparte rispetto alla tela ed è limitata al volto e a parte della pelliccia, sotto la quale il pittore indossa una veste scura dal colletto bianco, che costituisce così un'importante punto di luce; la variante di maggiore rilievo riguarda l'assenza della catena donata da Carlo V, un elemento importante per l'immagine di sé che Tiziano consegnava ai posteri e che ricorre costantemente nei suoi ritratti, in quanto indicazione del suo stato sociale e prestigio artistico.