La composizione di Giuseppe Tominz (1790-1866) deriva da un’opera del pittore bolognese Marcantonio Franceschini, eseguita nel 1652 per il principe Johann Adam Andreas Liechtenstein. Destinato alla sua residenza viennese il dipinto era noto grazie anche a riproduzioni a stampa, che probabilmente servirono da modello allo stesso Tominz. L’insolita scelta di un soggetto mitologico venato di una certa sensualità, va inserita nella fase più tarda dell’attività del pittore goriziano, forse sotto la spinta della contemporanea produzione del veneziano Natale Schiavoni.