Il XVII secolo fu l’epoca d’oro degli stipi, sempre più decorati, colorati e impreziositi dall’uso di materiali esotici.
Tra i centri più importanti di tale produzione vi fu la regione delle Fiandre e in particolare la città di Anversa, da cui proviene probabilmente anche questo stipo.
Decorato in modo sontuoso con lastronature in tartaruga, ornamenti in bronzo dorato, incrostazioni in pietre dure e intarsi in legni pregiati e avorio, lo stipo presenta al centro una sorta di tabernacolo a due sportelli con frontone e timpano: all’interno vi è di un piccolo ambiente ricco e scenografico, con un prezioso pavimento a marqueterie di ebano e avorio e pareti a specchi.
Molto accentuato, anche nella struttura del mobile, è il gusto per componenti di origine architettonica, come colonne, cariatidi e telamoni che sorreggono i diversi ordini della complessa struttura.
Il gusto della teatralità e dell’illusione è un tratto tipico dell’epoca barocca che si traduceva nell’ideazione di scomparti e tiretti segreti, celati dietro pannelli laterali o dietro i cassetti, abilmente dissimulati da pilastri o da altri elementi decorativi.