Questa splendida scrivania fu realizzata nel 1698 dal mobiliere olandese Michiel Verbist, il cui nome appare dipinto sulla ribalta.
La spettacolare tecnica esecutiva basata su un raffinatissimo lavoro di intarsio in tartaruga e metallo fu però ideata da uno dei mobilieri più famosi del Seicento, il francese André-Charles Boulle, Ebéniste du Roy alla corte di Luigi XIV.
A lui spettano infatti alcuni dei mobili più ricchi sontuosi realizzati per il Re Sole. Nella sua forma particolare la scrivania sembra una derivazione dal tavolo scrittorio, in uso già dal XVI secolo, secondo la fastosa rielaborazione che ne aveva dato lo stesso Boulle nel cosiddetto “bureau Mazarin”, caratterizzato dalla presenza della ali laterali e di cassetti nella parte inferiore, mentre la parte superiore con lo sportello centrale e le file di piccoli cassetti riprende la concezione di stipi e cabinet.
La tecnica Boulle consiste in un particolare tipo di decorazione in tartaruga e metallo, che poteva essere ottone, o come in questo caso peltro. Il motivo decorativo a volute vegetali stilizzate, era ricavato ritagliando un foglio di tartaruga e una sottile lastra di metallo uniti insieme. Si ottenevano così due negativi e due positivi: un fondo in tartaruga con decori in metallo e un fondo in metallo con decori in tartaruga.