A partire dalla metà del XIX secolo, l’impero degli zar fu attraversato da un vasto movimento di riscoperta e valorizzazione delle tradizioni locali che, inseguendo un ideale modello culturale “panslavico”, mirava al risveglio dell’identità nazionale russa attraverso il recupero di usi e costumi strettamente legati alla storia locale. Tale inclinazione nazionalista indusse a cercare ispirazione, per i soggetti e le lavorazioni delle superfici, negli umili oggetti della vita quotidiana: botti di legno, sacchi di iuta, cestelli di betulla o, come nel caso di questa saliera, le tipiche saliere russe a forma di trono, originariamente realizzate in legno.
Vasily Semenov, fondatore nel 1552 di una manifattura specializzata soprattutto nella produzione di oggetti niellati e smaltati, fu tra i più importanti esponenti del recupero delle tipiche tradizioni russe nelle forme degli oggetti e nei decori.
Il centro del coperchio è decorato con una scritta beneaugurale in caratteri cirillici, “Senza sale e senza pane il pasto non è completo”, forse allusiva all’usanza russa di accogliere gli ospiti offrendo pane e sale.