Il motivo “alla frutta barocca” che caratterizza questa coppia di piatti venne introdotto nella decorazione della maiolica novese durante la direzione di Pasquale Antonibon, intorno alla metà del Settecento. Comprende un insieme di frutta e verdura, mele, pere, arance, susine, meloni e fichi, e carciofi che si alternano in variate composizioni sostenute da movimentati rocaille, talora arricchite da elementi architettonici, ruderi, strumenti musicali, animali o uccelli. Queste elaborate decorazioni, tipiche della fabbrica novese, si segnalano per il naturalismo caravaggesco, nell’interpretazione olandese della “natura morta”, evidenziata nelle maculature delle mele e dall’avvizzirsi delle foglie e sono esaltate visivamente da una gamma di colori “a gran fuoco”, che comprendeva giallo, bruno, verde, blu e una particolare nuance di rosso di cui Antonibon conservava gelosamente la ricetta.