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Le opere

Titolo
San Floriano
Autore / produzione
Intagliatore alpino-orientale
Provenienza / periodo
seconda metà XVI secolo
Materiale / tecnica
legno intagliato e dipinto
Dimensioni
107 x 37,7 x 19,5 (cm)
Inventario
738
Notizie storiche

La cromia originale della statua risulta pesantemente alterata da successive ridipinture, soprattutto sull’armatura, dove però si scorgono ancora tracce verde-azzurre del colore originale, e sul volto, connotato proprio per questo da una certa fissità. L’identità del santo è rivelata dalla presenza di alcuni tipici attributi, quali il vessillo rosso e bianco, l’armatura e soprattutto il secchio con cui, secondo la leggenda avrebbe spento un incendio. Probabilmente, sulla base dove poggiano i piedi e dove si scorge un piccolo incavo rettangolare, doveva trovarsi in origine la rappresentazione di un edificio in fiamme, secondo l’iconografia tradizionale che caratterizza solitamente le immagini di San Floriano prodotte nel XVI secolo.

Curiosità

San Floriano di Lorch era un veterano dell'esercito romano che praticava in segreto la religione cristiana. Durante le persecuzioni promosse da Diocleziano nel 304, saputo che a Loriacum (oggi Lorch) un gruppo di quaranta suoi correligionari era stato arrestato e condannato a morte, decise di raggiungerli e di condividere la loro sorte. Si consegnò confessando la sua fede e, dopo essere stato interrogato e torturato, venne gettato nel fiume Anesius (Enns) con una macina di pietra legata al collo. Il suo culto si diffuse rapidamente in tutta l’Europa centrale. Molto popolare in Baviera, patrono dell'Alta Austria e della Polonia, veniva invocato contro le inondazioni e gli incendi, poiché secondo la tradizione, avrebbe spento un incendio usando solo un secchio d'acqua. Per questo è considerato anche patrono dei pompieri, soprattutto in Austria e Tirolo.

Collocazione
Atrio/Biglietteria
Collezione
Sculture