Il ritratto aulico proveniente dal castello di Quisca raffigura lo storico goriziano, vicepresidente delle unite Contee di Gorizia e Gradisca, nell’abito dell’ordine di Santo Stefano d’Ungheria fondato da Maria Teresa nel 1764 e conferitogli nel 1769. In mano regge la collana d’oro recante l’immagine dell’imperatrice, donatagli per in segno di riconoscenza per la sua importante opera storica, il Tentamen genealogico chronologicum promovendae seriei comitum et rerum Goritiae. Sul tavolo si scorge la chiave da ciambellano e la tabacchiera d’oro ornata di pietre e di smalti ricevuta nel 1773, mentre la mano destra è ornata dall’anello di diamanti, altro regalo della sovrana, che nella sua corrispondenza privata si diceva “molto contenta di Coronini”.
Carl Lichtenreiter (1742-1817), pittore, maestro di disegno e ritrattista, fu l’ultimo rappresentante di una famiglia di artisti attivi nel goriziano nel corso del XVIII secolo. Figlio del più noto pittore Johann Michael, Carl compì gli studi a Venezia e Vienna, svolgendo poi per alcuni anni la sua attività fuori da Gorizia. Dal 1788 è nuovamente documentato in città, ma solo pochi dei molti lavori di cui resta notizia, soprattutto quelli realizzati per il santuario del Monte Santo, si sono conservati.