Quercus ilex è originario delle regioni del Mediterraneo, incluse l'Italia, la Spagna, il Portogallo, la Francia meridionale e il Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia). È un elemento tipico della vegetazione mediterranea e viene coltivato anche in altre aree con climi simili.
Il leccio è un albero sempreverde che può raggiungere un'altezza di 10-20 metri, con una chioma densa e arrotondata. Ha una corteccia grigio-scura e leggermente rugosa. Le foglie sono coriacee, ellittiche o ovate, di colore verde scuro lucido sulla superficie superiore e grigio-verde o argentato su quella inferiore. Le foglie presentano margini dentati o spinosi.
La fioritura avviene in primavera. Quercus ilex è una pianta monoica, cioè porta fiori maschili e femminili sullo stesso albero. I fiori maschili sono piccoli e riuniti in amenti penduli, mentre i fiori femminili sono solitari o in piccoli gruppi. I frutti sono ghiande, di circa 2-3 cm di lunghezza, racchiusi per un terzo da una cupola squamosa. Le ghiande maturano in autunno e rimangono sull'albero fino alla stagione successiva.
Quercus ilex cresce bene in terreni ben drenati, sabbiosi o argillosi, con un pH da neutro a leggermente alcalino. Preferisce posizioni soleggiate e tollera climi caldi e secchi tipici delle regioni mediterranee. È molto resistente alla siccità e tollera bene i suoli poveri e rocciosi. Non è particolarmente resistente al freddo intenso, ma può sopportare temperature invernali moderate.
Quercus ilex è un albero molto versatile e viene spesso utilizzato come pianta ornamentale in giardini e parchi mediterranei. La sua chioma densa e il fogliame sempreverde lo rendono un eccellente albero da ombra e un elemento decorativo per paesaggi esterni. È anche apprezzato per il suo valore ecologico, poiché fornisce rifugio e cibo per diverse specie di fauna selvatica, tra cui uccelli e insetti. Le ghiande di Quercus ilex sono utilizzate in alcuni casi come alimento per animali e possono essere raccolte per scopi ornamentali o artigianali. Il leccio è anche impiegato nei progetti di rinverdimento e recupero ecologico, grazie alla sua capacità di adattarsi a condizioni ambientali difficili e di contribuire alla stabilizzazione del suolo.
