Myrtus communis è originario delle regioni mediterranee, dove è diffuso in Italia, Spagna, Grecia, Turchia, e Nord Africa. Cresce spontaneamente nelle macchie mediterranee e viene coltivato anche in altre regioni temperate.
Il mirto è un arbusto sempreverde che può raggiungere un'altezza di 2-5 metri. Ha una chioma densa e arrotondata, con rami sottili e legnosi. Le foglie sono piccole, opposte, coriacee e lucide, di forma ovata o lanceolata, con una colorazione verde scuro. Quando schiacciate, emanano un caratteristico aroma balsamico.
La fioritura avviene in primavera e in estate. I fiori sono piccoli, bianchi o leggermente rosati, solitari o riuniti in gruppi, con cinque petali e numerosi stami vistosi che conferiscono loro un aspetto piumoso. I frutti sono bacche sferiche di colore blu-nero quando mature, di circa 1 cm di diametro. Le bacche maturano in autunno e sono commestibili, con un sapore aromatico e leggermente amaro.
Myrtus communis preferisce terreni ben drenati, leggeri e fertili, con un pH neutro o leggermente acido. Cresce bene in posizioni soleggiate o a mezz'ombra e tollera climi caldi e secchi, tipici delle regioni mediterranee. È resistente alla siccità e può tollerare temperature invernali moderate, ma può soffrire in caso di gelate prolungate e intense.
Il mirto è apprezzato per il suo valore ornamentale e per le sue proprietà aromatiche. Viene spesso utilizzato in siepi, bordure e giardini mediterranei. Le foglie, i fiori e i frutti sono utilizzati per la produzione di oli essenziali e per scopi culinari. In Sardegna e in altre regioni mediterranee, le bacche di mirto sono utilizzate per preparare il liquore tradizionale chiamato "mirto". Inoltre, le foglie e i rami sono usati nella preparazione di piatti di carne per aggiungere un aroma caratteristico. Il mirto ha anche proprietà medicinali tradizionali ed è stato utilizzato per trattare disturbi digestivi, infezioni respiratorie e problemi della pelle.
