Accumulata nel corso degli ultimi due secoli, l’argenteria di casa Coronini colpisce per la sua straordinaria ricchezza e per l’eterogeneità. Pur non mancando oggetti dei triestini Federico Guglielmo Edoardo Bünger o di argentieri viennesi come il fornitore imperiale Josef Carl Klinkosch, ci sono consistenti nuclei di esemplari russi, inglesi e francesi, frutto di alcune importanti eredità giunte all’inizio del XX secolo.
I pezzi scandinavi, tedeschi, italiani e alcuni esemplari svizzeri, indiani, tunisini arricchiscono ulteriormente la collezione, dando testimonianza di doni o acquisti.
Oltre agli argenti da tavola fanno parte della raccolta anche oggetti sacri (pissidi, calici, ostensori), accessori da fumo (tabacchiere, portasigarette e portafiammiferi) e da toilette.