Acquistata durante l'esposizione goriziana allestita a Palazzo Attems dal 12 al 27 aprile 1947, l'opera è un esito della formazione futurista di Crali. Questi, nato in Dalmazia, formatosi all'Istituto Tecnico di Gorizia e poi diplomatosi all'Accademia di Venezia, scoprì da autodidatta il Futurismo e nel 1929 entrò a far parte del movimento, cui dedicò lezioni e conferenze anche in Francia, dove si trasferì nel 1950. Il dipinto riproduce una porzione del paesaggio montano in Val di Susa, da sempre la via di comunicazione più diretta tra Italia e Francia. Il paese che compare nella parre bassa della tela dovrebbe essere Sauze d'Oulx o, eventualmente, una sua frazione, un comune che si trova di fronte al monte Seguret. Il panorama reso con una pennellata sciolta e sicura, è costruito contrapponendo azzurri, bruni, ocra, marroni, grigi, bianchi e leggeri tocchi di rosso, con l'intento di far risaltare i profili delle alte vette rocciose, le pareti verticali del monte Seguret e le ultime tracce di neve rimaste attorno all'abitato, in un continuo alternarsi di luci e ombre.