l Ritratto di Antonio Canova, oggi conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano e di cui si conoscono altre due versioni, fu realizzato da Andrea Appiani tra il 1802 e il 1803 a Milano dove si era fermato di ritorno da Parigi. Destinato a grande fortuna anche grazie alle incisioni del riminese Francesco Rosaspina, di Antoine Louis François Sergent, detto Sergent-Marceau, e James Thomson, il ritratto di Appiani restituisce un’immagine del grande scultore bassanese meno ufficiale e idealizzata. Tra gli incisori più apprezzati del suo tempo, Francesco Rosaspina, dopo essere stato accolto come membro dell’Accademia di Francia nel 1801, in quegli stessi anni tradusse a stampa altre opere di Appiani, dal Ritratto di Luigi Lamberti del 1802 alla serie di acqueforti ricavate dal perduto ciclo i Fasti di Napoleone.