Jan Saenredam trasse questo bulino da un disegno del suo maestro Hendrick Goltzius. La formazione nella bottega dell'affermato artista di Haarlem, svoltasi intorno agli anni 1589-1590, gli consentì di maturare una tecnica incisoria declinata al virtuosismo, divenendone l'allievo più dotato. Durante il suo soggiorno a Roma, dove giunse all’inizio del 1591, Goltzius, oltre alle copie dall’antico, riflesso di un suo peculiare interesse per la scultura, e da Raffaello, mise mano a una serie di disegni di soggetto classico tratti dalle pitture che Polidoro da Caravaggio aveva realizzato, all’incirca tra il 1519 e il 1527, sulle facciate di più di quaranta edifici romani. Tali decorazioni, sopravvissute solo in minima parte, consistevano in finti rilievi di marmo o di bronzo realizzati a chiaroscuro dall’artista lombardo con l’aiuto di Maturino da Firenze.