Per quanto riguarda gli scrittoi, abbandonate le massicce scrivanie piatte dell’età napoleonica, l’epoca della Restaurazione favorì il recupero di una tipologia che si era affermata nell’ultima parte del Settecento durante il periodo Luigi XVI, la scrivania a cilindro. Si trattava di uno scrittoio da centro dove l’anta della ribalta era sostituita da un coperchio a quarto di cilindro che, scorrendo all’indietro, svelava il piano di scrittura. All’interno si trovavano numerosi cassetti e scomparti. Lo splendido esemplare Coronini, forse di produzione francese, conferma la predilezione, tipica del periodo Restaurazione, per i rivestimenti in mogano impreziositi dalle profilature in ottone.