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Le opere

Titolo
Gli esattori
Autore / produzione
Copista di Quinten Metsys
Provenienza / periodo
Post 1551
Materiale / tecnica
olio su tavola
Dimensioni
118 x 97 (cm)
Inventario
890
Notizie storiche

Il dipinto fu acquistato nel 1927 dal conte Guglielmo Coronini Cronberg che l’aveva “scoperto” nel retrobottega dell’antiquario fiorentino Vitali. Nonostante quest’ultimo avesse specificato che a suo parere si trattava di “una replica antica” risalente al XVI o al XVII secolo, Coronini lo considerava cinquecentesco e opera del pittore fiammingo Marinus van Reymerswaele. In effetti, la composizione, di cui si conoscono almeno una sessantina di versioni, è stata ritenuta a lungo un’invenzione di Marinus. In realtà pare che vero prototipo della composizione, un dipinto perduto di Quinten Metsys raffigurante Due esattori menzionato in diversi documenti del XVII secolo, che per decenni fu oggetto di numerose copie e varianti, tra cui quella delle collezioni reali di Windsor Castle, da cui sembra derivare anche l’esemplare Coroninini.

Curiosità

Sebbene i due personaggi siano stati variamente identificati come usurai, cambiavalute, banchieri o esattori, in base alle iscrizioni riportate sul registro in altre versioni del dipinto si è stabilito che l’uomo con la penna in mano sia il tesoriere o l’ufficiale comunale che trascrive le entrate delle accise della città di Anversa per vino, birra, pesce, pesa, mercato e traghetti nell’arco di sette mesi, ricevute dall’esattore seduto al suo fianco.

Collocazione
Sala da pranzo
Collezione
Dipinti